Cookie Consent by Free Privacy Policy website Land Rover ed Emons Audiolibri, dopo La Ragazza con l'orecchino di Perla, lanciano il secondo audiolibro Chiedi alla Polvere
novembre 20, 2014 - Land Rover

Land Rover ed Emons Audiolibri, dopo La Ragazza con l'orecchino di Perla, lanciano il secondo audiolibro Chiedi alla Polvere

Land Rover ed Emons Audiolibri continuano la loro collaborazione a supporto della cultura e della grande letteratura d’autore con l’iniziativa Land Rover ed Emons Audiolibri insieme per la cultura: ogni strada ha una storia da raccontare.

Il progetto, fortemente voluto da Land Rover, dopo La ragazza con l’orecchino di perla di Tracy Chevalier - letto da Isabella Ragonese - prosegue con il romanzo-icona di John Fante, Chiedi alla polvere, secondo titolo della serie pubblicata da Emons Audiolibri in collaborazione con la casa automobilistica inglese.

Capolavoro di John Fante è uno dei grandi libri della letteratura americana del ’900. Ѐ Chiedi alla polvere, classe 1939, che oggi ritorna in audiolibro narrato dalla meravigliosa voce di Rolando Ravello, qui impegnato a dipanare le avventure di Arturo Bandini - alter ego dell’autore -, a ridarci il suo sarcasmo, la sua ironia e i suoi sogni sbandati sullo sfondo della Grande Depressione americana, della polvere della California. E dell’amore per Camilla Lopez.

A trent’anni dalla morte Fante gode di un successo planetario ma la sua riscoperta si deve allo scrittore Charles Bukowski – Fante e Bukowski si incontreranno poi nel 1978 - che trovò il romanzo in una biblioteca di Los Angeles frequentata dal giovane Fante. “Continuavo ad aggirarmi per la sala grande, tirando giù un libro dopo l’altro, leggendo qualche riga, a volte qualche pagina, per poi rimetterli al loro posto. Poi, un giorno, ne presi uno e capii subito di essere arrivato in porto. Rimasi fermo per un attimo a leggere, poi mi portai il libro al tavolo con l’aria di uno che ha trovato l’oro nell’immondezzaio cittadino. Le parole scorrevano con facilità, in un flusso ininterrotto.

Ognuna aveva la sua energia ed era seguita da un ‘altra simile. La sostanza di ogni frase dava forma alla pagina e l’insieme risultava come scavato dentro di essa. Ecco, finalmente, uno scrittore che non aveva paura delle emozioni. Ironia e dolore erano intrecciati tra loro con straordinaria semplicità. Quando cominciai a leggere quel libro mi parve che mi fosse capitato un miracolo, grande e inatteso. Ero socio della biblioteca. Presi in prestito il libro e me lo portai in stanza, mi sdraiai sul letto e ripresi a leggerlo, ma prima ancora di finirlo capii che l’autore era riuscito a elaborare un suo stile particolare. Il libro era Ask the Dust e l’autore era John Fante”